Carpi – Castellucci: “Assunzione di Maria festa del traguardo e del cammino”

Dal Vescovo di Carpi un richiamo a riscoprire il valore dell’incontro tra nord e sud, tra giovani e anziani
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“Assunzione di Maria, festa del traguardo ma anche festa del cammino. È necessario amarli entrambi”. Ha scelto questa immagine il vescovo Erio Castellucci per riflettere sul mistero dell’assunzione di Maria, la grande festa mariana che da secoli riunisce nel mezzo dell’estate il popolo di Dio della Chiesa di Carpi. Dopo la santa messa il Vescovo ha guidato la processione per le vie del centro storico, presenti anche le autorità civili e militari, con il gonfalone della Città di Carpi.

Un particolare ringraziamento alle Corali riunite della Diocesi di Carpi che con impegno si sono preparate a questo appuntamento per accompagnare con il canto la celebrazione eucaristica e al Corpo Bandistico “Città di Carpi” che ha seguito la processione.

Al rientro in Cattedrale monsignor Castellucci ha pronunciato l’omelia che riportiamo integralmente nel video curato da Notizie Carpi Tv.

Riprendendo l’immagine del cammino e del traguardo, ciò che da senso al cammino non è il vagabondaggio senza meta o il rincorrere freneticamente traguardi illusori ma occorre un incontro vero, autentico come quello avvenuto tra Maria ed Elisabetta: “Serve il coraggio – ha affermato il vescovo Erio – di incontrare l’altro, il diverso da te. Se la vita noi la riempiamo di incontri, se facciamo incontrare i nostri Nord con i nostri Sud, le nostre diverse culture, religioni, sensibilità, storie, lingue allora il cammino si riempie di senso”.

Altra sottolineatura molto attuale, che riprende il forte messaggio di Papa Francesco tra Giornata degli anziani e Giornata della Gioventù a Lisbona, è stato il riferimento al dialogo tra le generazioni: “Quando si incontrano nella vita le diverse età e generazioni, quando si ha il coraggio e l’attenzione di trasmettersi le narrazioni e comunicarsi le speranze, quando le storie e i sogni si incrociano allora la vita diventa piena di senso. La vita è anche un incontro tra generazioni. Quando invece si tagliano i rapporti tra le generazioni – ha detto mons. Castellucci – ci si recrimina a vicenda, ci si tiene distanti allora la vita è vuota, gli anziani rimangono con le loro nostalgie e i giovani con le loro illusioni”.

Luigi Lamma

Ph Nicola Catellani

 

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La Chiesa di Carpi celebra la Madonna Assunta

Martedì 15 agosto, alle 8, in Cattedrale, Santa Messa e processione presiedute dal vescovo Erio Castellucci

La Chiesa di Carpi si appresta a celebrare la festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. E’ questa la più antica e solenne espressione di pietà e di affetto con cui i carpigiani onorano da oltre cinque secoli la loro celeste Protettrice.

Martedì 15 agosto, alle ore 8, in Cattedrale, il vescovo Erio Castellucci presiederà la Santa Messa.

Seguirà la processione con la venerata immagine della Madonna Assunta (Corso Fanti, Via C. Menotti, Via P. Guaitoli, Via A. Costa, Via Berengario, Via Trento Trieste, Via San Francesco, Corso Roma, Corso A. Pio e Piazza Martiri).

Al termine della processione, alle ore 10.45, sempre in Cattedrale, Santa Messa presieduta dal vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi.

Le Messe festive del 15 agosto in Cattedrale saranno, dunque, celebrate alle ore 8, 10.45, 12 e 18.

Lunedì 14 agosto, alle ore 21, in Cattedrale, Veglia di Preghiera.

La Novena in preparazione alla solennità dell’Assunta da lunedì 7 agosto, sempre in Cattedrale, si terrà durante le messe feriali delle 9 e 18.30 (ore 18 il sabato e la domenica).

Oltre cinque secoli di affidamento a Maria

Fra le donazioni di Alberto III Pio, signore di Carpi, volte a dare impulso al cantiere della Collegiata e a fornire la nuova chiesa di una dotazione di arredi, vi fu la statua lignea della Madonna Assunta, commissionata verso il 1515 all’artista carpigiano Gasparo Cibelli, che allora era impegnato a Parigi e che lì realizzò la sacra immagine. Quest’ultima, come si legge nella Cronaca di Gaspare Pozzuoli (1624), giunse poi a Carpi trasportata all’interno di una grande cesta di legno.

Sempre Alberto Pio dispose infine da Roma, nell’agosto 1516, una solenne processione per presentare al popolo la statua della titolare della collegiata. Un rito che si è susseguito da allora fino ad oggi.